Ken-jutsu
la pratica con la spada
Il kenjutsu 剣術, può essere oggetto di uno studio e di una attenzione particolare nel processo della progressione di un praticante di Aikido.
I principi sottintesi al kenjutsu trovano similitudini sorprendenti che possono essere uno stimolo per approfondire, di riflesso, anche la disciplina praticata.
Lo studio del kenjutsu è denso di possibili percorsi formativi che un praticante appassionato adatterà alla sua sensibilità, cultura e ricerca.
Si pone particolare attenzione allo studio dei movimenti educativi che costituiscono il preambolo ai kata veri e propri.
Il kata diviene quindi solo il momento di verifica di un lavoro sulle attitudini costruito con i movimenti di base.
Gli educativi eseguiti da soli formano le attitudini, gli stessi eseguiti in coppia introducono le sensazioni di relazione, di spazio, di tempo e infine di ritmo.
Il corso prevede lo studio dei fondamenti dell’uso del bokken, spada di legno ad imitazione della katana (la spada giapponese).
Caratterizzato da elementi classici dell’aiki-ken, la metodologia schermistica studiata nell’Aikido, che prevede la pratica dei kumi tachi (forme codificate di combattimento) e del tachi dori (disarmo a mani nude di un attaccante munito di bokken), presenta l’influenza della scuola di spada Kashima-no-tachi, che si sostanzia non solo nelle dinamiche e nelle applicazioni, ma anche nello studio di kata, suddivisi in cinque serie secondo le direttive didattiche del maestro Christian Tissier, 8° dan shihan Aikikai di Tokyo.
Fa parte della pratica anche il saya-no-uchi (applicazione di tecniche di Aikido senza dover estrarre la spada) e lo studio dell’utilizzo della wakizashi (spada corta) nelle tecniche di Aikido.
Per la partecipazione al corso occorre munirsi del bokken (spada di legno) completo di saya (fodero), dello shinai (spada in bambu utilizzata nel Kendo) e della custodia per le armi.
