Iaidō
Lo Iaidō 居合道 è l’arte dell’estrazione e dell’uso della katana 刀, la spada giapponese.
Si pratica attraverso l’esecuzione di kata (forme codificate di combattimento), che si eseguono da soli immaginando degli avversari.
Probabilmente la più antica disciplina delle arti marziali giapponesi lo Iaidō ha influenzato l’evoluzione di tutte le altre discipline di questo tipo oggi conosciute.
Lo Iaidō è inoltre un ottimo complemento per chi pratica qualunque altra arte marziale giapponese in quanto vi si possono ritrovare i principi fondamentali delle altre discipline esaltati dall’uso diretto della spada.
Nel dōjō viene studiato lo Iaidō della Zen Nippon Kendo Renmei Iai 全日本剣道連盟居合, e del koryu (scuola antica) Musō Shinden-ryū 夢想神伝流.
La pratica dello Iaidō richiede un equipaggiamento composto da uno iaidō-gi (giacca da Kendō o giacca apposita per lo Iaidō) da una hakama (gonna-pantalone), di un obi (cintura) e di un bokken (spada di legno) completo di saya (fodero).
Successivamente il bokken può essere sostituito da uno iaitō (spada con lama non tagliente).
Con il progredire della pratica i più esperti usano quella che viene definita l’anima di ogni samurai: la shinken 真剣, la “vera spada” .
Ha scritto Tamura Nobuyoshi shihan Aikidō Aikikai:
“L’Aikidō è un aiuto per la pratica dello Iaidō e viceversa.
Nell’Aikidō c’è un avversario. Nello Iaidō si pratica da soli. Le due pratiche sono quindi mentalmente diverse.
La pratica dello Iaidō da soli permette di controllarsi più facilmente.
Abbiamo bisogno di entrambe le forme di pratica. Per esempio, con lo Iaidō è più facile trovare i principi del taglio e poi applicarli con un partner nell’Aikidō. Quando si pratica lo Iaidō da soli, se non si è flessibili, non funziona.
Tutto il lavoro dell’Aikidō è come quello della spada. Quando si esegue un ushiro ukemi, è esattamente come nello Iaidō.
Attualmente, pochissimi praticanti lo fanno come se stessero estraendo una spada. Normalmente, il samurai estraeva la spada per attaccare e doveva farlo in modo semplice, in qualsiasi situazione. Nello Iaidō si impara a fare questo.
Se si lavora bene nello Iaidō, si possono trovare soluzioni per l’Aikidō.
Sono molto felice che esista un’associazione che promuove la pratica dello Iaidō in linea con l’Aikidō“.
Il corso è riservato ai praticanti del Milano Aikido Club
